Un giardiniere ortodosso mi confessava
i suoi spettri, mimando un eccidio di mani sui colli:
raccontava l'immane visione di un tale riccone
domiciliato in Brianza:
rosse lobelie svettanti sulla gramigna australiana,
laghetti sabbiosi virulentati dalle aldrovande,
olivi assediati da mannaruni sbiancati di calce,
palmizi e opulente cascate di datteri,
il vero discobolo sul prato all'inglese,
vicino a Biancaneve un minuscolo nano
e quasi sepolto da cactus enormi, nerastro, il vulcano.