«Ma ciò che attira di più lo sguardo è la farmacia del signor Homais, di fronte all'albergo del Leon d'Oro. La sera soprattutto, quando la lampada è accesa e i boccali rossi e verdi che adornano la vetrina allungano lontano sul terreno i loro riflessi colorati, si intravede, come in mezzo a fuochi d'artificio, la sagoma del farmacista appoggiato al banco. La sua casa è coperta da cima a fondo da scritte in corsivo, in tondo, in stampatello.»

(G. Flaubert, Madame Bovary, 1857)