Chi s’arrampica sui rami la notte
e vi incolla foglie con la saliva?
Cerco ancora le impronte sulla spina
inchiodata allo stelo con le nocche.
La sfida alla primavera, alle lotte
inanellate tra rugiada e brina,
accende in anticipo anche la riva
dove si consolano le onde rotte.
Orchestrati da onirici ingranaggi,
verniciano sui muri ombre più calde,
entrano nel sonno blu delle strade
spargendo l’ossigeno dei miraggi.
E allora tutti gli elementi, offesi,
incolperanno, al solito, i poeti.